L’insostenibile leggerezza dell’essere…di Milan Kundera!

Non esiste alcun modo di stabilire quale decisione sia la migliore, perché non esiste alcun termine di paragone. L’uomo vive ogni cosa senza aver mai provato. Ma che valore può avere la vita se la prima prova è già la vita stessa?Per questo la vita somiglia sempre a uno schizzo. Ma nemmeno schizzo è la parola giusta, perché uno schizzo è sempre un abbozzo di qualcosa, la preparazione di un quadro, mentre lo schizzo che è la nostra vita è uno schizzo di nulla, un abbozzo senza quadro.
Da quando l’uomo sa nominare ogni sua parte, il corpo lo preoccupa meno. Ormai sappiamo anche che l’anima non è che un’attività della materia grigia del cervello. La dualità di corpo e anima si è avviluppata in una terminologia scientifica e ne possiamo ridere allegramente come di un pregiudizio fuori moda.Ma basta innamorarsi follemente e sentire il brontolio del proprio intestino, perchè l’unità di corpo e anima, questa lirica illusione dell’età della scienza, svanisca di colpo.

La vera bontà dell’uomo si può manifestare in tut­ta purezza e libertà solo nei confronti di chi non rap­presenta alcuna forza. Il vero esame morale dell’uma­nità, l’esame fondamentale (posto così in profondità da sfuggire al nostro sguardo) è il suo rapporto con coloro che sono alla sua mercé : gli animali. E qui sta il fondamentale fallimento dell’uomo, tanto fonda­mentale che da esso derivano tutti gli altri.
Chi tende continuamente verso l’alto deve aspettarsi prima o poi d’essere colto dalla vertigine. Che cos’è la vertigine? Paura di cadere? Ma allora perchè ci prende la vertigine anche su un belvedere fornito di una sicura ringhiera? La vertigine è qualcosa di diverso dalla paura di cadere. la vertigine è la voce del vuoto sotto di noi che ci attira, che ci alletta, è il desiderio di cadere, dal quale ci difendiamo con paura.

Questo libro è un continuo gioco tra presente e futuro, presente e passato, leggerezza e pesantezza, presenza e assenza….è un libro molto armonioso, ti prende per mano, fa emozionare e fa riflettere su noi stessi, sulle debolezze, sui sogni, sulla profonda differenza fra l’idea che abbiamo di noi stessi e quella che gli altri hanno di noi

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