Ode alla cipolla…di Pablo Neruda!

Pierre-Auguste Renoir

 

Cipolla
luminosa ampolla,
petalo su petalo
s’è formata la tua bellezza
squame di cristallo t’hanno accresciuta
e nel segreto della terra buia
s’è arrotondato il tuo ventre di rugiada.

Sotto la terra
è avvenuto il miracolo
e quando è apparso
il tuo lento germoglio verde,
e sono nate
le tue foglie come spade nell’orto,
la terra ha accumulato i suoi beni
mostrando la tua nuda trasparenza,
e come con Afrodite il mare remoto
copiò la magnolia
per formare i seni,
la terra così ti ha fatto,
cipolla,
chiara come un pianeta,
e destinata a splendere
costellazione fissa,
rotonda rosa d’acqua,
sulla
mensa
della povera gente.
Generosa
sciogli
il tuo globo di freschezza
nella consumazione
bruciante nella pentola,
e la balza di cristallo
al calore acceso dell’olio
si trasforma in arricciata piuma d’oro.
Ricorderò anche come feconda
la tua influenza l’amore dell’insalata
e sembra che il cielo contribuisca
dandoti forma fine di grandine
a celebrare la tua luminosità tritata
sugli emisferi di un pomodoro
Ma alla portata
delle mani del popolo,
innaffiata con olio,
spolverata
con un po’ di sale,
ammazzi la fame
del bracciante nel duro cammino.
Stella dei poveri,
fata madrina
avvolta
in delicata
carta, esci dal suolo,
eterna, intatta, pura,
come semenza d’astro,
e quando ti taglia
il coltello in cucina
sgorga l’ unica lacrima
senza pena.
Ci hai fatto piangere senza affliggerci.
Tutto quel che esiste ho celebrato, cipolla,
ma per me tu sei
più bella di un uccello
dalle piume accecanti,
ai miei occhi sei
globo celeste, coppa di platino,
danza immobile
di anemone innevato
e vive la fragranza della terra
nella tua natura cristallina.
(Pablo Neruda)
 …anch’io ho voluto celebrare la cipolla preparando da buona palermitana
lo sfincione alla palermitana

Ingredienti

500 grammi di farina 00
250 ml di acqua tiepida
25 grammi lievito di birra
500 grammi di pomodori a pezzetti
200 grammi di cipolle
50 grammi di pecorino grattugiato
100 grammi di primo sale siciliano
4 sarde salate
50 grammi di pane grattugiato
origano,olio extravergine di oliva,pepe,sale quanto basta.
Procedimento
Versate la farina setacciata con un pizzico abbondante di sale sul piano di lavoro, formate la fontana. Stemperate il lievito in un bicchiere di acqua tiepida, versatelo al centro della fontana. Impastate aggiungendo acqua tiepida sufficiente a ottenere una pasta morbida.Lasciate lievitare l’impasto in una ciotola ricoperto per un paio d’ore. Rimettetelo sulla spianatoia e rimpastatelo per 5 minuti. Lasciatelo lievitare per almeno un’altra ora.
Affettate sottilmente le cipolle e fatele appassire in due cucchiai di olio. Unite i pomodori,il sale, il pepe e fate cuocere per venti minuti a fuoco basso aggiungendo un po’ d’acqua al bisogno. Tagliate il primosale a dadini e tostate il pane grattugiato in una padella con qualche goccia d’olio finché non diventi dorato.
Spianate la pasta in una teglia unta con l’olio d’oliva. Stendetela fino a toccare la base della teglia, poi ricoprite con il sugo di pomodoro e cipolla. Distribuite i dadini di primosale e le sarde. Spolverate con origano e ricoprite con il pane grattugiato tostato e il pecorino grattugiato. Fate riposare il tutto per 15 minuti.Infornate a 200° in forno preriscaldato per 30 minuti circa.
Buon appetito!

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